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Channel: Psicosi Collettiva – Il Portinaio
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IO TI CERCO (ma anche ti amo, ti ascolto, ti vedo etc etc)

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In questi giorni in giro per Milano c’è un Pullman cupo e tetro come la notte che scorrazza per le vie. Non è una campagna virale per il nuovo film di Star Wars, non pubblicizza il lato oscuro della forza tanto meno quanto può fare bene la liquirizia.
Sono gli Evangelisti o meglio secondo il sito l’ Associazione Creactio, il cui obiettivo è sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema di Dio e della fede cristiana attraverso prodotti di comunicazione multimediale.
E’ un pullman che assomiglia a quello dei funerali vi sembra un ottimo mezzo di comunicazione?

io ti cerco dio pullman
Ragazzi qui non ci siamo.
Pitturate subito quel carro da morto con dei colori pastello che ricordano il Settimo Cielo.
Magari usate delle tonalità azzurre e appicicate sulle portiere degli adesivi a forma di nuvole. Fatemi sentire protetto.
Ogni volta che appare il pulmann i maschi si toccano il pacco, le femmine toccano il pacco del primo che passa, si creano dei misunderstanding e succede un casino.
I manifesti sono al quanto criptici. Nessuna immagine, solo parole.
Io ti capisco, Io ti amo, Io ti conosco, Io ti perdono, Io ti ascolto e Io ti cerco. Tutti firmato da Dio.

io ti cerco
A parte con quale coraggio parlate in nome d’altri e poi vorrei capire una cosa: ma se mi conosce perchè mi cerca? Forse non gli avete dato il navigatore. Vi siete spesi tutto per dipingere quel pullman come la Morte Nera di Dart Fener.
L’altro ieri ne ho trovato uno parcheggiato per strada, ho bussato e non mi ha risposto nessuno.
Peccato avrei voluto fare due chiacchiere con qualche sciamano o almeno con l’autista.
Giusto un suggerimento. Se volete arrivare al cuore dei giovani dovete parlare il loro linguaggio. Scrivete sui vostro poster: Io ti taggo, io ti lovvo, io ti twitto, io ti blocco. Vedrete il successone.
Il sito Ioti.it dimostra al mondo che incontrando la corriera della speranza tutti i  problemi si risolveranno. La fede diventa cura per tutti i mali.
Cliccando QUI potete ascoltare le testimonianze di depressi, cocainomani, anoressiche, bulimiche, eroinomani, aspiranti suicidi, delinquenti, reietti e alcolizzati che con un biglietto di sola andata sono riusciti a trovare la via della luce.
Lungi da me da criticare questi ragazzi. Anzi sono contento che si siano ripresi. Ma non datemi una strada sola, una sola risposta o un solo Dio.
Poi se mi chiedete di rinunciare al caffè per darvi i soldi…allora no!!! Dovete farlo gratis, Gesù mica elemosinava ai discepoli  le ricariche della Tim per salvarli. Lo so che vi serve la benzina per il Dark Bus e i soldi per comprare il Polase visto che state in giro tutto il giorno, ma ragazzi c’è la crisi e la fede dovrebbe essere gratuita.

io ti cerco Dio
A Stare dietro a queste religioni esci pazzo. Hanno mille iniziative.
C’è In ginocchio per l’Italia, gruppo “chiuso” di preghiera su Facebook, 2192 membri iscritti, dove puoi inserire post che riguardano l’intercessione o commenti sull’operato degli Evaneglisti in Italia.
Mi sa che non si possono postare foto nude o scherzose, tipo quella che gira adesso di Lenny Kravitz con il pipino di fuori.
C’è Destinazione D, che non è Domodossola, ma un corteo dove i fedeli possono ballare, dire la loro sulla Bibbia, schifare le coppie di fatto e quelli che affittano l’utero.
Qui potete vedere le foto del corteo 2013. Immagino non ne abbiano fatti altri per assenza di iscritti o di sostegno economico.
Perchè non partecipare a L’italia s’è desta, convengo internazionale dove tutti i credenti possono trovarsi ed edificarsi a vicenda? (Per edificarsi non so cosa intendano)
Se invece preferite stare all’aria aperta c’è il progetto Fuori dalle Mura. Ritrovo spirituale in strada, ma che se fa freddo viene dirottato al Mc Donald’s.  (giuro c’è scritto così) Però senza Happy Meal!
QUI la pagina facebbok (solo 246 followers).
Girando per il sito ho scoperto anche l’esistenza dei  Soldati di Gesù, gruppo armato di sola fede e pistole ad acqua pronto a trasformare la pecora smarrita in un guerriero del dogma.
Sono anche un po’ spocchiosetti. Leggete le loro risposte alla domanda di un comune mortale sull’autenticità della Sacra Sindone e sulla questione “Prego Maria o no?”.

soldati di gesù
Purtroppo non hanno molto successo in rete, hanno raccolto più o meno 180 fans su Facebook.
Se saranno fortunati potranno girare il remake di 300 e aggiungere quelli mancanti con qualche effetto speciale.
Buona estate.

Il Portinaio


KAWAII METAL

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Messa da parta la mia ossessione per Kyary Pamyu Pamyu ho scoperto le Lady Baby, minorate nipponiche che hanno avuto un guizzo di genio, mescolare il J-Pop kawaii con il metal più hard core. Come se Cristina D’avena duettasse con i Pantera, come se Orietta Berti facesse da corista ai Rage Against the Machine.
Il risultato è stupefacente. Tutti i palati sono stati soddisfatti.

Il “ruttatore” è Lady Beard (レディ・ビアード ) stravagante biondo barbuto che si traveste da lolita giapponese. Di origine australiana, vanta una carriera come wrestler e soprattutto come cantante hard core. Pare che dopo un viaggio in Giappone non si sia più ripreso.
Il suo motto è: Sing, Dance and Destroy!

Le altre due scellerate che cantano in playback sono (金子理江) Kaneko Rie e (黒宮れい) e Kuromiya Rei che scompaiono di fianco all’uomo barbuto.

Lady baby レディ・ビアード
In Europa abbiamo la ben più intonata Conchita Wurst, ma sicuramente meno divertente.
Guardatevi tutti i video sono una spasso!

Il Portinaio

Qui sotto il tutorial per imparare il balletto da fare in spiaggia per scioccare le nonne!

L’AMICIZIA E’ DAVVERO PREZIOSA

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Cantava così la dolce e tenera Cristina D’Avena.
Lei che non sa neanche i testi delle sue canzoni.
Guardate uno dei suoi tweet che ha sconvolto i puri delle sigle.

cristina d'avena twitterSei dislessica?? Si dice Pari-Pam-Pum!!!
Qui si perdono i colpi. Ma ormai alla sua età cosa pretendiamo?


E’ ora di cambiare genere dolce Cri Cri.
Ti sta già aiutando il sito LastFM che ti ha inserito in un genere musicale alquanto discutibile per il tuo timbro vocale.

cristina d'avenaE infatti ai suoi concerti succede questo:

cristina d'avena concerto
Tra 4 anni la regina delle sigle diventerà una donna di mezza età.
Quindi è ora di sparare le ultime cartucce.
Twerka come una matta durante i tuoi spettacoli.

miley cyrus twerking
Cerca di cambiare i trucchi e di non accentuare troppo le labbra con la mattia che sembra che hai ciucciato un togo al cioccolato.

cristina d'avena
Magari usa qualche gloss nero e spaccati i denti davanti, così da sembrare ancora più hard dei Regurgitator.

cristina d'avena
Allora! Cosa ti avevo detto? Proprio non mi ascolti!
E’ anni 80 mettersi la matita. La vuoi piantare?
Inutile.
E non farmi quella faccia lì da cane bastonato. Mia mamma era una truccatrice affermata tanti anni fa. Tutte le spose la cercavano, perchè erano delle racchie peggio delle alci femmine e sotto le sue mani si trasformavano in fatine dalle nuance rosa perlato.
Lo so che io non so manco tenere in mano un pennarello, ma quel dito sai dove te lo puoi infilare?

Ecco brava!
Vedi poi a essere gentili! 😛

Il Portinaio

Ah! Quasi dimenticavo. Ecco il tweet dell’anno! Altro che le liti fra Gasparri e Fedez.

cristina d'avena porno

LA FAMIGLIA PASSAGUAI (Vuoi andare all’Expo Vol.3)

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La zia è sopravvissuta.
Non è stata rapita dagli alieni, dagli estremisti leghisti e nemmeno dagli zingari (persone che lei teme molto).
E’ venuta a trovare mio papà, che è suo fratello, ma anche per andare all’Expo.
E siccome mio padre è disabile perchè non sfruttare la sua invalidità per non fare le code?
Mannaggia a me quando ho accettato di accompagnarli!
Appuntamento a casa dei miei genitori alle 10:30.
Sono arrivato con dieci minuti di ritardo. Meno male che non erano ancora pronti.
Per mettere la carrozzina di mio padre in auto ci abbiamo messo un quarto d’ora.

“Togli i piedini, infilala per le ruote, anzi no, togli il cuscino”.

Alla fine abbiamo optato per questa soluzione.

carrozzina
“Se hai freddo fai un fischio!”

Mia mamma odia la mia automobile perchè ha tre porte e lei fa fatica ad entrare. Dice che le vengono i crampi.
Altri 20 minuti persi.
Mia zia nel frattempo rideva dei nostri disagi.
Siamo partiti alle 11:20.
A metà strada mia madre:

“Ho portato un maglioncino per il freddo, l’ombrello per la pioggia, le scarpe di ricambio, un foulard chic leopardato, le bottiglie di acqua vuote che le mie amiche mi hanno detto che a Expo la danno gratis…mi sono dimenticata il portafoglio”

Ritorna a casa.
Falla scendere dall’auto con la gru, aspetta altri cinque minuti.
Ripartiamo.
A metà strada:

“Ho preso anche delle caramelle se ci scende la pressione, il rossetto per essere sempre ordinata e truccata, un pettinino, dei sacchetti vuoti…ho dimenticato di prelevare”

Torna indietro. Vai a cercare il bancomat, aspetta altre venti minuti.
Se continuiamo così arriviamo giusto per lo spettacolo serale dell’Albero della vita.
Io sembro un educatore di una scuola per bambini “sensibili”.
Mia madre è sovraeccitata, mia zia è distratta e mio padre continua a dire “controlla quelle due che sennò le perdiamo”.
Riusciamo a salire sul treno delle 12:20. Ci abbiamo messo due ore per fare tre km.

“Quanto ci vuole per arrivare a Espò?”
“Zia si dice con la X”
“Espox?”

I ricordi che ho del duo madre/zia sono:

– Quando un’estate in vacanza hanno visto un topo in piazza e si sono abbracciate urlando e piangendo facendomi fare una figura di merda

– Quando mi sgridavano al mare perchè non potevo stare in sala giochi più di mezz’ora e mi prendevano a schiaffi a turno

– Quando cantavano in mezzo alla strada questa canzone per farmi vergognare: Andiamo al circo, andiamo al circo a vedere le bestie feroci! La sansara con la chitara, il canguro appeso al muro, il cavallo che non corre…”

Sono traumi da cui non mi sono più ripreso.
Mia mamma è dieci anni che non prende il treno, dice che le fa venire l’ansia.
Anche mia zia ha l’ansia, ma solo perchè ha paura di non riuscire a vedere il padiglione della Svizzera.
Mio padre invece perchè oggi non può vedere le repliche della Signora Fletcher.
Mentre chiacchieravamo sul treno ci siamo accorti che nessuno aveva legato la sedia a rotelle nell’apposito spazio. Una signora si è cagata sotto quando l’ha vista passare per il corridoio senza nessuno a bordo.
Non è un viaggio è Paranormal Activity.
Meglio immortalare questo avvenimento.

“Zia posso spedire le foto a tua figlia?”
“Sì”
“Mi dai il suo numero di cellulare? Gliele mando su Whatsapp”
“Uozalf?”
“Ahahahahahahahaha”
“Che ti ridi????”

Mia madre: “Non si dice Uozalf, ma Uozzai!”

Stiamo freschi.

Alle 13 abbiamo appuntamento al padiglione giapponese. La mia amica Yoko ci ha prenotato l’ingresso, così non dobbiamo fare ore di coda.
Abbiamo dieci minuti. Corriamo per il decumano come se c’inseguissero dei rottweiler.

Mio padre:
“Guarda che le perdiamo quelle stordite”
“Tranquillo che le tengo d’occhio”
“Guarda che le perdiamo quelle stordite”
“Ho capito”
“Guarda che le perdiamo quelle stordite”
“Se lo dici ancora ti abbandono in autostrada”

Il personale giapponese è come al solito gentilissimo. Ci fanno entrare da un porta secondaria e attendiamo nella prima sala l’arrivo dei comuni mortali che sono rimasti 56 ore sotto il sole.
Qui viene proiettato un bellissimo video di grafica, ma inutile per il concept di Expo.
Nella seconda sala ennesimo video 3D per far esclamare i turisti.
Mio padre apprezza con: “Cos’è questa cazzata?”
Mia madre è commossa.
Mia zia si è persa.
Nella terza sala si possono ammirare i plastici dei cibi giapponesi.
Mia mamma si vanta di averne provati almeno cinque.

“Questo è quello che ci aveva portato Mia san insieme ai fagioli rossi che li ho vomitati tutta la notte”
“Non devi farti sentire dagli altri”

Il motivo delle eterne code al padiglione giapponese è il Ristorante del Futuro.
Sala tecnologica con video tavoli touch screen, personale educatissimo e due attori che ripetono tutto il giorno la stessa pantomima.
Qui sotto un video.
Al minuto 7:45 la sigletta da Villaggio Vacanze che mi ha molto imbarazzato.

Ora posso dirlo.
Se vai con un disabile a Expo ti si aprono tutte le porte. E io che pensavo fosse piena di barriere architettoniche.
Padiglione Thailandese. Tempo di attesa 45 minuti. Noi 3 minuti
Anche qui stessa impostazione: video brillanti, ma poca sostanza.
Qualcuno con il senso dell’umorismo deve aver sabotato i tipici piatti thai. Nessuno si è ancora accorto dell’errore.

padiglione thailandese

A meno che sia un messaggio subliminale per far esplodere qualche basilica italiana.
Questi invece sono gli abiti di alta sartoria thailandese.

padiglione thailandese
Tutti i filmati che potete ammirare nei vari padiglioni sono “pompini turistici”. I thailandesi elogiano il loro re come progressista e devoto al benessere della sua popolazione.  I cinesi t’incantano con un’animazione sulle tradizioni famigliari mentre i turkmeni non hanno un bravo montatore video. 😛
Siccome i miei genitori e mia zia non sono amanti della cucina etnica ho dovuto accontentarmi del ristorante pugliese.
114 Euro per 3 piatti di carta con orecchiette con le cime di rapa, 4 porzioni di 5 bombette fritte e 2 piatti di fiori di zucca fritte. Direi un furto.
Mio padre voleva chiamare la finanza.
Mia madre il Gabibbo.
Mia zia doveva fare pipì.

“Mamma accompagno la zia in bagno, sicura che non devi andare anche tu?”
“Tranquillo non mi scappa”

Dopo cinque minuti. Quando eravamo ben lontani dai gabinetti…“Gabry mi scappa la pipì”
Eh no! Sembra di stare all’asilo.

Nel Padiglione cinese, mentre eravamo in coda per prendere l’ascensore per i disabili, una donna incinta si è intrufolata con due amiche, scavallandoci. E’ salita insieme a mia mamma e ad altre 4 persone.  Mia madre ha avuto una crisi di claustrofobia. Ha pregato gentilmente la signora di aspettare il suo turno, poi ha perso la pazienza e l’ha mandata a cagare.
Io ho fatto finta di non conoscerla e ho assitito al “cat fight”.
La donna in stato interessante alla fine è dovuta uscire e aspettare il suo turno. Mi ha guardato cercando una spalla

“Io non so queste stronze con l’ansia perchè non rimangono a casa”
“Già me lo chiedo anch’io”
“E poi ci stavamo anche se l’ascensore era da 4”
“Immagini se si bloccava. Sarebbe rimasta chiusa con quella lì”
“Non ci voglio neanche pensare”
“E’ un maschio o una femmina?”
“Femmina”
“Auguri allora”

Alla fine ho dovuto fare i conti con l’età dei miei parenti. A metà pomeriggio piedi gonfi e snack coreano.

Ecco un po’ di reazioni della giornata.

Quando mia zia mi ha chiesto per la centesima volta “Mi porti a vedere la Svizzera?”


Quando mio padre mi ha detto “Ho il culo quadrato a star seduto sulla carrozzina”


Quando ci hanno rimbalzato al Padiglione Italia perchè c’era troppa gente.


E il motivo per cui non abbiamo dato la carrozzina elettrica a mio padre


Il Portinaio

QUI la mia prima volta a Expo.
QUA la seconda.

CONFETTI AL WASABI

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Uno dei miei desideri si è avverato.
Finalmente ho una parente giapponese.
Il figlio della cugina di mia madre, nonchè mio cugino di terzo grado si è sposato con una bellissima ragazza di Nagoya.
Il loro matrimonio è stato un modo per rivedere parenti che non incrociavo dalla caduta del muro di Berlino e un piccolo passo verso la conquista del Sollevante.
Ogni volta che c’è una festa mia madre deve essere impeccabile.
Ha tirato fuori 4 vestiti. Ha sfilato sul balcone, ha voluto delle fotografie e poi mi ha raccontato la solita storia.

“Lo sai che una volta al matrimonio di quello delle pompe funebri c’era Gianfranco Ferrè ed è venuto a complimentarsi con me. Mi aveva detto che ero la più elegante”
“Peccato sia morto e quindi non possa confermare”
“Scemo!”

Mio padre invece soffre un po’ le feste con tanta gente.
Il vero motivo è che ha la protesi alla gamba che fa fatica ad entrare nei pantaloni dell’abito, deambula con il bastone, ha problemi alla vescica e odia stare a tavola. Però l’abbiamo costretto. Soprattutto mia madre, che dice che non è ancora vedova.
Lei ci ha messo tre giorni a scegliere le scarpe. Tanto è inutile. Con i tacchi i piedi si gonfiano come zampogne.
Ma dobbiamo essere eletti Most Fashionable e quindi che le sofferenze e il restauro abbiano inizio.

“Ricordati di portare il papà dal parrucchiere, vammi a ritirare le scarpe dal calzolaio che ho fatto mette i gommini sotto i tacchi per non scivolare, ritira la giacca in tintoria, prendi i ventilatori in garage così mi fai del vento quando entro nella sala da pranzo che voglio assomigliare a Bo Derek a cavallo”
“Bo Derek era nuda nella scena a cavallo”
“Allora portami due negri per farmi aria così sembro Liz Taylor in Cleopatra”
“Si dice africani”
“E i negri del Brasile?”

Siamo partiti alle 11:50. Tempo di percorrenza un’ora circa.
In auto non si può fumare “sennò mi puzzi il vestito”
In auto non si può tenere giù il finestrino “sennò mi spettino”
E non si può stare sulla corsia di sorpasso “Perchè ho l’ansia”

Io e mio padre siamo arrivati completamente sudati. Mentre mia madre bella fresca iniziava a salutare tutti suoi parenti pugliesi.
C’era XXX che non vedevo da circa 7 anni. Non sapevo neanche che si era trasferita al suo paesello natale in provincia di Foggia.
Io ricordo solo che ogni volta che chiedevo di lei mi rispondevano “E’ in ferie”. E’ la parente più assenteista che ho.
Ora è in pensione e se la gode di brutto. Nel periodo estivo “rimane giù” e in inverno si trasferisce in America Latina a casa di una sua zia.
Questo il dialogo fra me e lei.

“Mi ha detto tua mamma che sai il giapponese”
“L’ho studiato, ma non mi ricordo più niente”
“Come si dice buon giorno?”
“Dipende se è mattino o pomeriggio”
Nen facènne u capuzzìlle
“Non capisco la tua lingua”
“????”
“Comunque si dice Konnichiwa”
“Comm ci và?”

Io non dovrei scrivere certe cose, perchè sono segreti di famiglia. Però sono anche il Portinaio e quindi i panni li lavo alla luce del sole.
Con questa parente i rapporti si sono raffreddati: mia madre, quando aveva il centro estetico, l’aveva invitata per un massaggio drenante e mentre si era assentata per una pisciatina erano spariti 50 mila lire dalla cassa.

Non si sa come.
Nessuno l’accusa, ma XXX dev’essersi accorta del nostro sospetto perchè dopo quell’episodio non si è fatta più vedere.
Io non giudico nessuno, magari ne aveva bisogno per comprarsi gelati e dolcetti. Infatti adesso è un po’ cicciottella.

lamù matrimonio

Quando è arrivata la sposa è stata aggredita da tutti che non facevano altro che fotografarla. Non si usa più andare a fare i complimenti. Ora è così: click, carico su Facebook, Instagram, Hashtag #sposa #sonopiùfigaio #haifattoilrogitoosieteinaffito? #hoipiedigonfi #weddingplanner #enzomicciodovesei?
Quella stronza di mia madre ha messo in giro la voce che io sono l’interprete ufficiale giapponese. Sono venuti persino due camierieri a chiedermi delucidazioni.

“Come si dice buongiorno?”
“Ancora?????”
“E grazie?”
“Arigatou”
“E cin cin?”
“Quello va bene così. E’ internazionale”

(Si sa che cin cin in giapponese vuol dire pisello)

Nessun ospite giapponese ha voluto farsi servire da quei due.

Mio padre nel frattempo scroccava sigarette a tutti e fumava di nascosto dietro le statue di marmo.
La villa che ha ospitato il banchetto nuziale era talmente grande che dal parcheggio alla sala da pranzo siamo stati accompagnati con le auto che si usano nei campi da golf.
Il menù era ottimo. Meno male, perchè di solito ti prendi delle inculate ai matrimoni, soprattutto quando arrivano le “mezze penne di grano saraceno in salsa burgundy di pomi-dori su letto di cipolle di Tropea guarnite da trito di basilico saltati con sedano e carote e riduzione di Parmgiano Reggiano”.
E’ pasta al sugo stronzi.

Siccome ho amici che lavorano in una rivista prestigiosa di moda, ho passato tutto il tempo a mandare foto sugli outfit degli invitati.
Il trio delle amiche giapponesi ha vinto il premio “suore laiche in Provenza”.
Una delle cugine di mia madre è stata confusa per un Bison Priscus (conosciuto come bisonte della steppa).
Un altro mio cugino ha subito sfoggiato i suoi tatuaggi sugli avambracci perchè crede ancora che sia trasgressivo.
Comunque ai matrimoni non si deve indossare il nero e il bianco. Sappiatelo.
Gli uomini coi jeans andrebbero allontanati. Le bambine in rosa con gonne a palloncino e tulle andrebbero vendute come schiave, gli occhiali da sole vanno bene per i non vedenti, niente abiti lunghi (se non di sera) e il prossimo che mi dice che le scarpe Paciotti sono eleganti lo butto in mezzo a una rissa fra nazi e comunisti.

Alcuni cugini si sono offesi perchè non sono stati invitati, ma il fratello dello sposo mi ha assicurato che tutti avevano ricevuto la partecipazione. La Magistratura ha aperto un’inchiesta contro i postini.
Io ho provato a chiedere delucidazioni allo sposo, ma era un po’ ubriaco e mi rispondeva solo “Boh, non lo so”.
Detto questo i cugini estromessi si facciano due domande, non possiamo stare simpatici a tutti.

Di una cosa sono sicuro che i miei parenti giapponesi sono più bizzarri di quelli italiani.
Un fratello della sposa vede i fantasmi e i morti, ma nessuno gli lascia i numeri del lotto.
L’altro invece è una specie di hikikomori ipocondriaco con la stretta di mano molle.
Sta di fatto che ora gli sposini sono in balia della delegazione nipponica che vuole essere scarrozzata a destra e a manca e pure ad Expo.
Io voglio ringraziarli perchè da oggi in poi, come un invadente meridionale quale sono, mi auto inviterò in Giappone.

Il Portinaio

Ah! Felicitazioni. E da oggi chiamatemi Toshio! 😛

 

NONNE GIAPPONESI (e tutto il resto)

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Non sono fuggito. State tranquilli ho solo avuto in ordine sparso: cistite, dissenteria, stati febbrili e visioni tenebrose.
Invece di guardare la tv ho passato giorni a letto a vagare per la rete.
Ho scoperto un sacco di cose, scovato personaggi curiosi e scritto un po’.
Il bello della dissenteria è che ti porta via quel filo di pancia “estiva” e puoi rientrare nei tuoi mitici jeans.
Secondo me è colpa loro se mi è venuta la cistite, erano troppo stretti, ma io cocciuto che sono li ho indossati per tre giorni di seguito e ho rischiato pure il varicocele e la perdita del testicolo destro.

japan fart hokusai
Miniature Space è il primo giapponese che mi ha incantato.
Cuoco matto che cucina con le pentole (vere) delle bamboline.
Fa tutto: dai dumpling agli onigiri, dalla zuppa di miso agli hamburger.
QUI il suo canale Youtube, sotto una delle sue “installazioni culinarie”.

 

Rikimaru Toho invece è un miracolo giapponese.
E’ un misto fra un
clochard e un performer.
Lo trovate il sabato sera sotto la stazione della ferrovia di Shimikitazawa e la domenica al parco di Inokashira.
Cosa fa?
Per 700 Yen legge dei fumetti imitando le voci dei personaggi. E alla fine offre dolci a tutti i paganti.
Sta diventando talmente famoso che ora ha assunto pure un managaer.
Eccolo all’opera:

Gli Under ♦ Covers sono una band occidentale fottutamente geniale. Invece di riadattare il testo giapponese in inglese lo traduce con Google Translate. Il risultato è molto esilarante.
Qui sotto potete ascoltare la loro versione di Pon Pon Pon della mia amata Kyary Pamyu Pamyu.

Infine le mie preferite.
Eccovi le KBG84, idols ottuagenarie che sfanculano tutte quelle ragazzine con le gambe storte e gonnelline sopra il ginocchio.
Che bello avere tempo. E anche due pastiglie di Imodium!

Il Portinaio

merda

COME UNO ZOMBIE (Vuoi andare all’Expo? Vol.4)

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“Ti prego mi accompagni all’Expo?”
“Neanche se mi dai buoni benzina per un anno”
“E se ti pago il pranzo e ti regalo 4 minifigures della Lego?”
“Ok ci sto!”

Come sono volubile.
Ieri all’Expo è stata una giornata delirante. Mai vista così tanta gente.
E meno male che avevamo i biglietti prioritari, quelli per non fare la fila.
Stokazzo.
Ressa ovunque. C’erano donne che fingevano di essere gravide mettendosi la di ogni sotto il maglione. Alcune s’inventavano di avere bambini fotosensibili, altre che portavano sul passeggino ragazzini di 14 anni solo per guadagnare qualche metro.
Stare in coda non è poi così brutto, perchè ascolti i fatti degli altri e leggi i messaggini di Whatsapp di quello di fronte.
Due ragazze hanno passato un’ora a cercare su internet notizie della loro squadra di calcio femminile.

“Mi ha detto l’allenatore che ci hanno messo sul Corriere della Sera”
“Guarda che ti sbagli”
“Mi ha detto così”
“Forse intendeva il Corriere di Romagna”
“Cazzo per una volta che avevo fatto goal”
“Hai mai visto le tette della Sara negli spogliatoi?”
“Sono impressionanti. Ha due capezzoli giganti con l’areola del capezzolo grossa come una padella”

Due anziane hanno cercato tutto il tempo di passarmi davanti facendo le furbe. Una mi spingeva a destra, l’altra mi appoggiava il trolley sui piedi. Mi avrà chiesto 7 volte scusa. All’ottava le ho consigliato di andare al deposito bagagli e farsi rinchiudere insieme alla sua valigia di Carpisa.
Alla fine però l’hanno vinta loro, ma come delle sceme sono finite nella fila delle scolaresche e sono state cacciate a malomodo dai volontari e i militari.
Dietro di me c’era la sosia di Marina Abramović. Mi stava talmente vicino che pensavo fosse una performance. Anche il suo alito era da performance, perchè ci sciavano batteri sopra montagne di tartaro.
E fattela n’igiene!

Poi c’erano gli italiani medi,  quelli che si lamentano e basta. Del treno che era in ritardo di tre minuti, della gestione dei tornelli, dei biglietti, del caldo anzi no del freddo.
Altri si domandavano dei controlli troppo lenti e  del perchè i terroristi dovrebbero colpire l’Expo? Mica siamo all’aeroporto.
Altri si sentivano come i profughi.
Termini di paragone imbarazzanti. C’era una litigio ogni quarto d’ora. La brutta gente è tutta qui.
Dopo un’ora e venti minuti io e il mio amico Alberto siamo riusciti ad entrare.
Mi mancano solo tre padiglioni da vedere: gli Emirati, l’Azerbaijan e la Germania. Se riesco in questa impresa faccio l’en plein e mi danno l’Ambrogino d’oro e anche le chiavi di Milano e perchè no anche la coccardina come miglior visitatore Expo.
I crampi della fame ci hanno fatto arrivare fino al Padiglione della Korea. Ma la fila per il ristorante finiva direttamente in tangenziale e al bar era finito tutto.

“Se vuoi possiamo darti della pasta piccante per condire riso bollito e delle patatine di alga”

Mi è appena passata la dissenteria, meglio evitare.

Secondo me oggi danno il pane gratis perchè non ho mai vista così tanta gente tutta insieme. Expo non è più gestibile. C’era persino coda allo stand della Lindt e di Giovanni Bosco. Sì c’è un piccolo padiglione dedicato al Santo, che se lo cagano solo le suore laiche e le maestre cielline, mentre tutti i ragazzini sono in giro a farsi timbrare i passaporti finti che vendono a soli 3,50 Euro all’inizio del Decumano.
Il Padiglione giapponese è sempre più ridicolo. Non puoi mettere il cartello che ci vogliono 8 ore per entrare, perchè la gente impazzisce e poi si da fuoco.
Ieri la coda girava intorno alla struttura poi faceva un’inversione a U e spariva non so dove.
E’ di questi giorni  la notizia di un romano che ha denunciato Expo al Codacons.
Giustamente.
Non puoi farmi pagare quasi 40 Euro e non farmi vedere niente.
Va bene che volete battere il record dei record e finire sul Guiness dei Primati, ma chi mi ridà indietro ore e ore della mia vita che ho passato per vedere questo video modesto con effetti speciali anni 70?

Expo ha dato a Milano una nuova ventata di freschezza che finirà fra quindici giorni.
Mi mancheranno le signore del sud che pronunciano Angola come angolo e l’orientale super effemminato che lavora nel ristorantino della Mauritania che non sa che è prevista la pena di morte per i gay in questo paese.
Non abbiamo visto niente ieri. Era impossbile avvicinarsi al Padiglione Italia. Un muro di carne e sudore faceva tappo nel Cardo.

Drin drin

“Ciao sono la mamma”
“Lo so…c’era scritto sul cellulare”
“Sei all’Expo? Ricordati di andare a vedere il Padiglione dell’Azengiangian che l’altra volta non ci siamo riusciti”
“Ti prego me lo ripeti?”
“Azengiangian”
“Ahahahahahahahhahahahahahahah”

Click!

Che permalosa.
Dopo aver mangiato per terra degli involtini di gamberetti e del riso bollito con del pollo abbiamo visitato i cessi, gli unici che non avevano coda, ovvero quelli in fondo quasi a ridosso dell’autostrada.
Mentre io e Alberto ci stavamo lavando le mani, perchè siamo dei ragazzi puliti, tre signori vestiti come dei ragazzini sono entrati urlando parole incomprensibili.

“Gabry questi sono del paese tuo”
“No carino! Sono stranieri, so riconoscere il dialetto dei miei nonni”

Come se fossero a casa loro iniziano a scorreggiare manco fossero delle mucche con problemi di aerofagia.
Si rispondono a vicenda con peti di varie intonazioni. Poi escono dal cesso (perchè di cessi parliamo, mica sanitari Richard Ginori) e urlano:

“Cumbà tien’ nu cumbressor kittemurt”

Che tradotto finemente sarebbe “Compare amic mio al posto del sedere hai un compressore? Chi ti è morto”

Ieri non so quante vittime abbia fatto Expo, ma io sono morto dal ridere.

Il Portinaio

Se volete farvi altri giri per l’Esposizione Universale delle code alla mensa ecco gli altri link: QUI la mia prima volta, QUA con i miei genitori, QUO con la mia adorata idol giapponese.

L’ESERCITO DI MARIA

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Siete dei fedeli devoti, ma non avete ancora trovato l’anima gemella?
Il vostro sogno è percorrere la navata di una chiesa con un vestito da principessa?
Nessuna ragazza vi caga e nemmeno le preghiere servono a molto?
State tranquilli, l’associazione Esercito di Maria ha organizzato per tutti gli scapoli e le zitelle un pellegrinaggio a Medjugorje a soli 240 Euro.
Questa gita è rivolta a contrastare il potere che Satana sta avendo sulla famiglia, perchè si sa, quando arriva lui in casa succede un casino.
Nessuno piscia più seduto e la mamma deve impazzire a pulire la tazza del gabinetto. I figli nascono già direttamente drogati, non si trovano più colf come una volta e l’Iphone sostituisce il rosario.
Bisogna porre fine al potere di Belzebù. Ricreare una famiglia modello, con veri valori cristiani, chini al volere di Dio e della Madonna.
Eccolo lo “speed date” per quelli che non hanno ancora fatto voto davanti all’altare.
Il prossimo 31 marzo non prendete impegni, non si sa mai che dopo il pellegrinaggio la vostra vita prenderà una svolta. Il motto è questo: prega che magari trombi!

viaggio a medjugorje per single
L’artefice di tutto questo è tale Annalisa Colzi. Un genio bravissimo a mischiare sacro e profano. E’ come avere l’applicazione Tinder però senza Smart Phone. 😛
La signora Colzi ha una biografia alquanto discutibile, chiunque sia il suo memorialista deve essere subito denunciato. (QUI se volete leggerla tutta)

Mi chiamo Annalisa Colzi e di professione faccio la scrittrice anche se non possiedo nessun titolo di studio. Sono nata il 20 novembre del 1962 sotto il segno della Croce (questo è il mio segno zodiacale).

Mi piacciono le persone megalomani. Io sulla mia carta identità ho scritto che faccio l’astronauta anche se ho solo visitato lo shopping della Nasa.

Il suo esordio letterario avviene nel 2004 con il libro “Nascosti con Cristo in Dio” (Famosa guida per come non farsi trovare dagli amici a rimpiattino) poi grazie alla casa editrice Shalom pubblica “Gesù unica via di salvezza” (Solo dopo l’invenzione della Penicellina).
Dopo due anni, stanca di scrivere, ritorna a dedicarsi alla sua principale vocazione: Parlare dell’azione del demonio nel mondo contemporaneo.

L’incontro con l’esorcista Don Gabriele Amorth illumina il suo cammino. Nasce così il capolavoro “Come satana corrompe la società”.
Don Gabriele è noto per essere l’esorcista più famoso d’Italia, se non del mondo. Sue le dichiarazioni:

– “Maurizio Crozza, Beppino Englaro, Vendola, Fiorello e Monti agiscono sotto l’influenza del demonio”

– “Lo yoga è un imbroglio, un colossale imbroglio, come tutta la filosofia sottostante ad esso”

– “Il profilattico è satanico. È una creazione del demonio fatta apposta per tentare l’uomo, allontanarlo da Dio e determinarne la perdizione”

– “Berlusconi è un po’ di qua e un po’ di là. Ma ha realizzato cose buone quando era capo dello stato”.

QUI le altre dichiarazioni del presbitero, alcune sono veramente uno spasso.
Notate la somiglianza…

padre gabriele amorthgollum il signore degli anelli

Siamo tutti sotto l’influenza del Satanasso. Non c’è via di scampo. Bisogna aprire gli occhi e leggere il libro della Colzi. (Qui sotto la prefazione)

“Ci troviamo in una società in cui i giovani, senza loro colpa, si trovano allo sbando. Spesso manca l’educazione dei genitori, entrambi costretti a lavorare, e spesso separati. Arrivati faticosamente a un diploma scolastico, è un miracolo se oggi un giovane trova lavoro. Non parliamo poi del vuoto spirituale, dovuto a mancanza di istruzione religiosa, di esempi credibili, di contatto con la Chiesa e con Cristo. Privi di motivazioni facilmente i giovani passano il tempo davanti al televisore, e a internet, e incominciano a darsi alle pratiche di occultismo: magia, sedute spiritiche. Raccomandiamo caldamente la lettura di questo libro, prima di tutto ai giovani stessi, ma poi anche agli educatori, ai sacerdoti, ai genitori; essi potranno salvare i loro giovani dal percorrere vie nefaste, spesso senza ritorno.” (Dalla presentazione di P. Gabriele Amorth)

Corriamo tutti insieme a Medjugorje, combattiamo la New Age, lo spiritismo e le altre religioni. Iscriviamoci anche noi all’Esercito di Maria e magari se saremo fortunati la mamma di Gesù ci darà il numero di qualche wedding planner a buon mercato.
Cara Annalisa so che monitori la rete in cerca del tuo nome e che combatti tutti i giorni contro Lucifero, per questo non vorrei disturbarti più di tanto, ma non credi che invece di “pellegrinare” e “pregare” dalla mattina alla sera sia meglio mettere un po’ di azione.
Preoccupiamoci del perchè le persone stiano prendendo una brutta piega senza dare la colpa ad angeli decaduti.
Se ti mette ansia che le famiglie stiano scoppiando fattene una ragione, l’importante è che la tua sia stabile. La preghiera ormai serve a ben poco. Siamo in un periodo storico dove conta dimostrare e non sgranare collanine. Conta la parola e non il giudizio.
Ma la tua sembra più una partita a scacchi contro diavoli che, se esistono, sono sicuramente sono più scaltri di te.
Mi aspetto che tu scriva il libro di ricette per gli impossessati dal maligno, la guida per battere Satana a Scala 40 e il bigino per imparare a riconoscere i demoni in metropolitana.
Ah! La prossima volta organizza un bel viaggio per famiglie a Cuba, sicuramente non vedranno la Madonna, ma si divertiranno un mondo.

Il Portinaio

virgin mary art

 


I MESSAGGI LASCIATI IN CODA AL PADIGLIONE GIAPPONE (Volevi andare all’Expo?)

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A tutti quelli che hanno fatto più di due ore di coda al Padiglione giapponese dovrebbe essere data una medaglia al valore. Per la costanza e la resistenza. Più una fornitura di scarpe Melluso – tacco comodo – per un anno.
Expo chiude e pare farà posto alla città della scienza. Dove spero non ti mostreranno come si fa la fotosintesi clorofilliana e il vulcano con la sabbia. 😛
Per chi non ha potuto visitare l’esposizione universale della transumanza e delle code può cliccare sui numeri. Giusto per ricordare.

Uno (Gli zombie)

Due (La famiglia)

Tre (I giapponesi)

Quattro (Il tema)

Cinque (La maestra)

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Il Portinaio

W LA GOSPA

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Tranquilli non è uscito il nuovo film di Edwige Fenech.
La Gospa è uno dei modi con cui viene chiamata la Madonna di Medjugorje.
Il Papa e il Vaticano hanno preso le distanze dai veggenti, dichiarando: “Ci dicono: il Signore è qua, è là, è là! Ma io conosco un veggente, una veggente che riceve lettere della Madonna, messaggi della Madonna. Ma, guarda, la Madonna è madre! E ama tutti noi. Ma non è un capo ufficio della posta, per inviare messaggi tutti i giorni”.
La Madonna postina non sarebbe male come nuova parolaccia, di solito le danno appellativi ben peggiori.
Detto questo i sei visionari sono: Ivanka Ivanković, Mirjana Dragićević, Vicka Ivanković, Ivan Dragićević, Jakov Čolo e Marija Pavlović.
Fossi un’ insegnante non mi ricorderei nemmeno uno dei loro nomi durante l’appello.
Ivanka è stata la prima a cui è apparsa la Madonna.
Le notizie dell’etere dicono che a un certo punto ha smesso di vedere la Beata Vergine. Pensando di aver fatto qualcosa di male, Ivanka ha fatto penitenza. Ma la mamma di Gesù è ritornata dopo un po’ (le mancava l’aglio e due dadi per il brodo) e le ha concesso un’apparizione all’anno, più dieci segreti da svelare al momento opportuno.
Le avventure di Medjugorje sono più intricate del Signore degli Anelli.
Tutti i veggenti sono imparentati fra loro, dicono di aver scritto i segreti su un foglio speciale con dell’inchiostro simpatico che farà apparire le scritte solo tre giorni prima dell’avvenuto “miracolo”.
Questi sono impazziti. E’ ovvio che poi Papa Francesco si stizzisce.
Poi diciamolo, Medjugorje non è mica Sharm. Cioè anche la Madonna vorrà divertirsi.  Mai una volta che appaia a Rimini o nella Rambla di Barcellona.
Io non capisco veramente questo “mentire” per chiedere di pregare.
Non c’è bisogno di inventarsi spettri e fantasmi che parlano e che esigono pace, digiuni, confessioni e letture giornaliere della bibbia.
La nostra amica Annalisa Colzi, diventata famosa in questi giorni per la sua “vacanza dei single a Medjugorje” (QUI il post) sta avendo un sacco di adesioni. Persino Radio Deejay e l’Huffington post si sono occupati di lei.
Come tutti i permalosi cattolici se l’è un po’ presa e ha dichiarato nel suo ultimo articolo che i suoi viaggi sono dei pellegrinaggi e non “Uomini e Donne” di Maria De Filippi.
Vi consiglio di leggerlo. E’ una che si fa le domande e si da le risposte, soffre di un ego pari a quello dei veggenti. (QUI il post)
Non diamo più fastidio a questi signori, prenderli in giro è come sparare sulla crocerossa. Nel mio post qualcuno ha commentato consigliandomi di lasciare stare i santi (e di scherzare coi santi).

annalisa colzi pellegrinaggio medjugorje
Ecco lo chiedo a tutte queste persone che si animano per volere del Signore. State tranquilli, abbiamo tutti paura di un Dio. Ma soprattutto di voi!
Eccovi un po’ dei commenti di Annalisa sulla sua pagina Facebook dell’Esercito di Maria. Un vero tripudio di giudizi che a mio parere non interessano a nessuno.
So’ Portinaio, mica chierichetto! 😛

Qui contro Fedez e il suo tatuaggio blasfemo
annalisa colzi fedez tatuaggifedez rolling stones
Commento su una delle amanti di Satana aka Barbara D’Urso colpevole di essere a favore ai matrimoni gay
annalisa colzi barbara d'ursobarbara d'urso
Sempre contro Fedez e la sua linea di moda sacrilega

annalisa colzi fedezfedez maglietta madonna
Una preghiera per il prete che si è dichiarato omosessuale

annalisa colzi medjugorje 2prete gay
Annalisa scioccata per l’abito stile Rossella O’Hara

annalisa colzi contro i gaymatrimoni gay

Potete incontrarla a metà Novembre al convegno “Satana dietro i Mass Media”.
Tocca fare una gita.

annalisa colzi linguaglossa
Il Portinaio

#PRAYFORPARIS

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E così il mondo prende due strade.
Ci hanno messo davanti a una scelta.
Non esistono innocenti. Esistono solo gradi diversi di responsabilità. Scriveva lo svedese Larsson.
Qual è il mio grado di responsabilità, rispetto a quello che è successo?
Ci sentiamo inermi davanti a tanto orrore. Non capiamo e la paura gioca le sue carte migliori.
Gli strateghi del panico usano i loro mezzi migliori per creare scompiglio. In questi momenti mi sembrano rari gli sguardi lucidi sulla realtà. Meglio fermarsi prima, davanti al sangue del nostro simile.

salvini tweet attacco francia terrorismo
Ricordate quando gli americani hanno bombardato per sbaglio l’ospedale di Medici senza Frontiere in Siria? In quanti hanno urlato sui social il loro sdegno, messo bandiere e acceso candele?

bastardi islamici libero
Mia mamma non vuole più che esca di casa, mio cugino inneggia alla belligeranza e Salvini si sta limando le unghie. Ecco.

Francia e Russia sono stati tra i primi ad attaccare l’Isis in Siria.
All’Ex Unione Sovietica hanno abbattuto un aereo civile e ora tocca ai parigini pagare le conseguenze.
Mi chiedo, sarà il leader della Lega ad andare sul fronte o guarderà il tutto dal suo Ipad del cazzo?
Vorrei domandare a Gasparri se sa pilotare i caccia da guerra. Giusto per curiosità.

gasparri tweet francia attacchi terrorismo
Perchè ci hanno rotto i coglioni con i loro tweet, magari mandati da qualche ristorantino di lusso.

Possiamo solo odiare o pregare?
Possiamo anche studiare, capire perché è successo tutto questo. Informarci.
Siamo sicuri che è tutta colpa della religione?

No, perché dal mio profilo personale facebook ho scoperto che alcuni miei amici postano questo.

facebook reazioni attacchi francia terrorismo
E voi direte “begli amici”.
Già, avete ragione.
Altri vorrebbero radere al suolo tutto. Compreso Sharm, luogo a loro caro per andare a prendere il sole, ma che improvvisamente è diventato avanposto dell’Isis.

facebook reazioni francia

Ci sono tante cose che non sappiamo. Tipo QUESTO.
Pensiamo che i libri della Fallaci siano davvero una lucida e lungimirante profezia. Che i suoi articoli scritti a New York siano la verità in tasca.
C’è molto di più. Ma non vogliamo vederlo, perchè ci spaventerebbe maggiormente. Forse però capiremmo la nostra ignoranza. Io per primo.
Oggi ho assistito alla corsa dei giornali a pubblicare i video più orrendi. Non c’era nessun super eroe a salvare le vittime innocenti.

Ho riletto la lettera di Terzani a Oriana F.
Chiediamo la libertà. Ma da cosa? Come se la donna con il velo che incontro al mercato me la togliesse.
Chiediamo rispetto per la nostra religione. Eppure nessuno ha scritto di bombardare Tarcisio Bertone.
Sappiamo solo chiedere.

Santanchè tweetSantanchè tweet

Parigi è stata trasformata da città dell’amore a conseguenza di un mondo sempre più devoto all’ingordigia.
Se questo è successo è anche colpa mia.
Ecco perchè mi sento triste.

Il Portinaio

Jenus

LA GRANDE ZUPPA (Il diavolo, Madonna, massoni, Gesù e un pizzico di sale)

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Quando nella mia famiglia si discute su Papa Bergoglio le parole più usate sono: bravo, semplice, gentile, umile e buono.
La cosa più trasgressiva l’ha detta mia madre: “Pero sta bene anche con gli occhiali”
E si sa gli occhiali sono un oggetto di vanità, soprattutto se sono di Tom Ford.
C’è una persona però che pensa tutto il contrario. Crede che dietro l’abito bianco di Papa Francesco si nasconda un uomo spregevole, un massone vizioso a cui piace copulare con povere donne vittime della sua laida ninfomania.
Per lei il Papa è stato mandato da Satana per distruggere la Chiesa e far spendere un sacco di soldi al comune di Roma per il Giubileo.
Ecco la dichiarazione:

allison misti

Ma chi è questa scellerata che vaneggia di apocalissi, sofferenze per i peccatori dopo lo svelamento dei dieci segreti mariani, piogge di fuoco, complotti massonici e inferno per Piero Angela e figlio?
E’ tale Allison Misti. (QUI il suo blog di una povertà grafica imbarazzante.)
Credo sia un nome d’arte.
Lei si definisce una mistica veggente cattolica.

allison misti blog
E’ dall’età di cinque anni che parla con tuttla la Sacra Famiglia. Ma anche con angeli, santi e la S.S. Trinità (che non è una fermata della Metro)
Ha ricevuto le stigmate sulla tomba di Padre Pio nel 1993, ma per problemi famigliari ha pregato Dio di rendergliele invisibili. E così fu. Ora vive con buchi trasparenti nelle mani.
Nel 2006 invece l’Arcangelo Michele l’ha guarita da una sclerosi multipla con la sola imposizione delle mani. Da allora impone le mani anche lei, per fare cosa non so.
Ma quello che mi ha destato più curiosità è che i defunti del mondo dello spettacolo le appiono in sogno per avere dei suffragi. Da allora il suo ego è diventato così grande che pontifica su tutto e crede che il mondo stia per finire.
Uno dei tanti a chiedere aiuto alla divina Allison è stato Mike Bongiorno. Ma da morto.
Pare abbia un serio problema: è imprigionato in Purgatorio e non riesce a trovare la via d’uscita. Solo le nostre preghiere potranno rivelargli la via per il Paradiso. (QUI l’articolo)
Oppure basta spedirgli un tom tom aggiornato al piano astrale e il gioco è fatto.
Allison è convinta che tutto il mondo sia governato dai massoni. La sua è una vera e propria crociata contro il sistema che ci governa.
Ha dichiarato guerra a tutti.
I massoni per alcuni, lo spiego in parole povere perchè mia madre crede che sia una nota griffe di abiti, sono dei bischeri che vogliono distruggere il cristianesimo.
Per altri invece sono persone che formano associazioni iniziatiche e di fratellanza su una base morale che si propone come patto etico-morale tra uomini liberi. Un patto da intendersi non come un’operatività socio-politica, ma come tensione collettiva, di tutti gli affiliati all’associazione, alla via di perfezionamento delle più elevate condizioni dell’umanità. (Mi esce il sangue dal naso!)
C’è una lista pubblicata sul sito della mistica dove vengono rivelati alcuni nomi dei massoni più importanti.

massoni nel mondo

Ci sono anche Topo Gigio, Calimero, il Pupazzo Uan, Loris del Santo e quella furbetta di Memole, che piccola piccola s’infila dappertutto e ruba plichi di informazioni segrete dalle scrivanie dei capi di stato.
I massoni sono i responsabili degli scandali della chiesa. Sono loro che hanno mandato all’interno dei seminari pedofili e puttanelle pronti a corrompere lo studio teologico di quelli che hanno ricevuto la chiamata.

allison misti massoni
Allison avverte persino le erudite celebrity italiane di redimersi e di cercare una cultura spirituale e non terrena. Quelli che rischiano di andare all’inferno sono: Sgarbi, Il già citato Piero Angela e figlio, Corrado Augias, Roberto Giacobbo (lui se lo meriterebbe visto le trasmissioni che conduce) l’ex sindaco di Venezia Massimo Cacciari e udite udite quel sodomita di Alessandro Cecchi Paone, colpevole anche di dar scandalo con i suoi comportamenti privi di ogni decenza morale.
Navigare nel sito web di questa signora è come guardare la trilogia del Signore degli Anelli in russo con i sottotitoli in koreano. Non si capisce niente.
Come tutti i cattolici laici deve dire la sua. Si vanta scrittrice di successo. Per ora ha pubblicato tre libri: Mai stati scimmie, saggio sul peccato originale (speravo fosse la biografia degli One Direction), Guarire con San Michele Arcangelo e Sos dal Purgatorio. (Se volete comprarli QUI)

purgatorio
Allison odia profondamente Annalisa Colzi, (quella dei pellegrinaggi per single QUA se volete farvi due risate). Fra di loro c’è un cat fight a colpi di post sui loro blog, (QUI e QUA) visto che non sanno usare molto bene i social.
Pregano tutte e due per salvare l’anima dell’altra. Sono più false della Santanchè in una mensa di poveri.

Le signore devote a Dio mi turbano in egual misura. Sono delle saccenti e presuntuose che vagano libere per il paese a raccontare favole intrise di complotti e misteri. Organizzano convention, dibattiti e lectio magistralis in nome di Dio.
Dicono che sarà la cultura a salvare l’uomo. Mi chiedo solo quali studi abbiano fatto queste due.

Il Portinaio

E non è finita. Se avete 8 minuti della vostra mortale vita da spendere. Guardate questo video, dove Annalisa spiega come Satana corrompe la società attraverso i media. Ce n’è per tutti: Pollon (la spacciatrice) Le Winx (anoressiche) lo Zecchino d’oro (forviante per i bambini) Lady Gaga (Prodotto dei massoni e sacerdotessa di Satana). Vi prego guardatelo solo per sentirla dire “Mtv Awards”.
E’ tutto.

MADONNA REBELHEART TOUR LIVE @ TORINO

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Parlare del concerto di Madonna è cosa delicata. Si può essere cattivi con lei fino allo stremo oppure buoni, sottolineando come alla sua età riesca ancora a ballare la polka in maniera decente.
Madonna ha scelto Torino come unica tappa italiana.
Nel 1987 tutta l’Italia si fermò a guardare quel concerto su Rai Uno, perchè “quella” era un fenomeno di massa e perchè arrivava da lontano per ritrovare le sue origini e i parenti del sud.
I tempi sono cambiati, nessuno desta più scalpore.
Nemmeno lei.
Rimane l’affetto. Dopo tanti anni di frequentazione, gli idoli diventano come parenti lontani che passano dalla tua città una volta ogni tanto. Trasformano il loro concerto in un Natale, dove puoi rivedere vecchi amici, parlare di quello che ti è successo nella vita e fare promesse che non manterrai.

madonna cartoon
Io ho tirato un porco quando ho scoperto che per entrare al PalaAlpitour di Torino bisognava fare due file. Una per i posti a sedere e un’altra per il parterre. La coda era talmente lunga che continuava con quella del Padiglione giapponese di Expo.
Sì, voi non lo sapete ma c’è ancora gente in fila.
A nessuno è venuto in mente di allestire stand di dadi star alla verdura da mettere in thermos caldi, vendere felpe in pile o reggiseni imbottiti di pelliccia sintetica.
Per colpa delle temperature polari quello dietro di me, giovane vestito solo di boa di struzzo e chiffon, ha perso la sensibilità del piede sinistro e l’uso della parola.
Le ragazze si sono trasformate da sexy teenager in leggins Yamamay a gattare che mangiavano caldarroste.
Sembravamo un presepe vivente. Tutti ad alitarci addosso per riuscire ad arrivare ai cancelli.
Finalmente dopo circa due ore l’ispezione anti terrorismo.

“Hai accendini?”
“Sì?”
“Questo cos’è?”
“E’ una penna?”
“Come si usa?”
“Di solito basta aprirla e scrivere sopra un foglio”
“Togliti il cappello!”

Nooooooo! Ti prego gendarme gianduiotto non farmi questo. Non mi sono pettinato. Ho dei capelli che assomigliano a un incrocio fra la testa di Maradona e lo scroto di un magrebino. Non ho messo neanche l’anticrespo e l’olio di semi di lino. Non farmi questo, ti giuro che non ho bombe dietro la nuca e nemmeno mitragliette.

“Togliti il cappello!!!”

Me l’ha dovuto ripetere due volte. Poi ci siamo guardati. Lui come se fosse il professore cattivo dell’accademia di Coppola, io come il ripetente dell’esame di bigodini ed extension.
Madonna è apparsa più o meno verso le dieci, il solito ritardo accademico di due ore, ma questa volta la scusa era l’Isis e non la moquette color burgundy che non si abbina con l’incarnato cianotico della cantante.
Turba subito il video che precede la prima canzone.
Un filmato che la mostra maliarda in abito da sirena rinchiusa in una cella per le torture. Viene picchiata da sentinelle delle SS, Mike Tyson appare aggratis per far paura, poi si vede lei che corre in mezzo a samurai, poi le che si accoppia con un estraneo, che sanguina, che finge orgasmi.
Recita un monologo.
Dice: Sono una donna, sono bionda, ho le tette e un culo e un desiderio insaziabile di farmi notare.

E fin qui non avevamo dubbi.

Ok ma ho anche voglia di iniziare una rivoluzione. Qualcuno deve farlo.

Che tipo di rivoluzione vorrà mai fare Madonna?
Donare ai poveri tutto il suo patrimonio e vivere modestamente insieme ai suoi bambini di colore suonando in metropolitana? Assalire le borghesi in volpe argentata davanti ai teatri insieme a Marina Ripa di Meana?
Aprire un rehab per giovani cantanti del pop che hanno perso la notorietà e sono finite a inaugurare centri commerciali?

madonna living for love

C’è troppa creatività schiacciata sotto la ruota dei branding aziendali e di ciò che fa tendenza.
Ma è ora di svegliarsi

Ecco ha pestato una merda. Proprio tu parli?
Nel tuo show indossi abiti di Prada, Moschino, Gucci, Fausto Puglisi, Jeremy Scott e Alexander Wang.
Lo ripeti persino in una pausa del concerto. Se davvero volevi ribellarti alla massificazione del branding avresti potuto scegliere di non legarti a questi nomi. Sei sempre stata così brava a scoprire talenti e anticipare le mode. Non parlarmi di rivoluzione, perchè fino ad ora sono solo morto di freddo e ho cagato un centinaio di euro per vederti. E invece continui.

È meglio essere preparati per combattere in ciò cui credi.
Voglio iniziare una rivoluzione.
Sei con me?

Va bene ci sto. Da dove iniziamo?
Fuori dallo stadio due matti stavano facendo volantinaggio. Lei era vestita da sposa, lui sembrava Elsa di Frozen. Lasciavano a tutti questo foglio:

concerto madonna torino
Sono andato ad informarmi.
La signora Elsa Falletti è una donna anziana che ha avuto problemi con l’eredità. Siccome le stavano sul cazzo tutti i suoi parenti ha deciso di vendere le sue proprietà e di lasciare i soldi a un ragazzo che ha cresciuto come un figlio. Ma i nipoti hanno impugnato il tutto, denunciando l’erede per circonvenzione di incapace e facendo interdire la povera zia.
Qui sotto il video.

Capisco l’esigenza di catturare l’attenzione, ma vestirsi da cosplayer della Disney per trattare una faccenda così delicata mi sembra fuori luogo e imbarazzante.

concerto madonna rebelheart torinoconcerto madonna torino
Comunque io vi do una mano, non sia mai che questo post venga letto da qualche avvocato fan di Olaf, Elsa e Anna.
Madonna entra in scena dentro una gabbia. E’ vestita da pandoro geisha, combatte contro guerrieri orientali e alla fine vince. Perchè lei è Madonna. Lo ripete nella seconda canzone: Bitch i’m Madonna.

madonna iconic samurai
Dire che i suoi concerti passano un messaggio di ribellione è banale, che le sue coreografie sono un invito alla trasgressione pure.
Quello che trasmette questo spettacolo, a mio parere, è un’altra cosa: Il tempo che passa. Ma non per lei. Per me.
Un ragazzino magrissimo con seri problemi di concentrazione per via del cellulare, conosceva solo le canzoni dell’ultimo disco, le altre per lui erano antichi componimenti ritrovati nella tomba di Tutankamon.
Madonna ci ricorda che stiamo invecchiando tutti.  Cioè lei ha il potere di rimanere giovane, può farlo con l’abuso di photoshop, di botox e palestra. A noi non è permesso. Rifacciamo gli stessi selfie dieci volte sperando in una foto migliore, usiamo i filtri di Instagram per diminuire le occhiaie. Dov’è la rivoluzione?
Masini tanti anni fa diceva: “Non si può cantare il nero della rabbia coi miliardi”. L’hanno taciuto affibiandogli il marchio di gatto nero.
Con Madonna è più difficile. Negli anni si è trasformata da fidanzata a puttanella, da virago sessuomane a regina della musica.
Da ultimo il titolo di vecchiarda, che improvvisamente le pende come una spada di damocle sulla testa coi capelli fritti.

madonna vogue rebel heart1
Sei donna di potere, di mezza età e ricca. Dovrai prima o poi cedere il passo.
Ma non capita mai. Nonostante le sue coreografie siano semplici alligalli, Madonna continua ad attirare sguardi e orde di persone.
Ieri c’erano signore attempate con piumini cangianti e cappelli con gli strass, uomini con ricetta di viagra che l’avevano vista quasi trent’anni prima.
La signora Ciccone sta diventando trasversale, non più idolo delle masse, ma delle massaie. Il suo mito ormai si aggira fra casalinghe, ex giovani, maitre chocolatier e operai.
Le sue provocazioni non toccano più nessuno, ma diventano meme da condividere su facebook e tumblr.
Madonna mette in scena suore ballerine che fanno la lap dance, si dimena su un tavolo che riproduce l’ultima cena del Leonardo, si fa legare da un apostolo ballerino e ha ancora il coraggio di mostrare le gambe.
Mia cugina ha lo stesso atteggiamento. Solo che vive in un paese piccolo e vederla girare scosciata per la piazza con gli sguardi attoniti dei passanti a volte è un po’ imbarazzante.
Così io oscillo tra “Ognuno dovrebbe fare quello che vuole” a “No, non la conosco non è mia cugina”.
Forse è questa la rivoluzione di cui parla: che possiamo camminare a testa alta senza vergognarci, che il problema è sempre di chi lo pone.
Poi fa niente se durante lo spettacolo si fa sollevare come una Carla Fracci qualsiasi, mi aspetto che lei dica altro.
Infatti lo dice:

@madonna #mammamiachecazzo #pronti ? #ciaoTorino #rebelhearttour

Un video pubblicato da Carlo Rossi (@carlowilliamrossi) in data:

Le parolacce fanno sempre un certo effetto.
Ma io le ho imparate da mia madre.
Proprio l’altro ieri eravamo in un negozio cheap e si stava provando dei leggins sintetici made in Bangladesh.
Non si era accorta che fuori dal camerino c’era una fila lunghissima.

“Gabry ma che cazzo vendono in questo negozio?”

Silenzio.

“Mi ascolti? Cioè sti pantaloni mi grattano la fi…(sarmonica)”

Hanno riso tutti. Anche io.
Un po’ aveva ragione, se fossero stati di un cotone organico non le avrebbero procurato quel prurito vaginale. Poi se vogliamo parlare della raffinatezza di mia mamma, quello è un altro argomento.
Madonna in casa nostra è diventata una specie di zia. Noi trattiamo così i personaggi dello spettacolo. Gianni Morandi è il mio padre putativo, Barbara D’urso la vicina da evitare.
Durante il concerto mi arrivavano messaggi con scritto “E’ ancora brava?”
Certo. Ha mutuato una performance dal Cirque du Soleil, proprio quella che facevano ad Expo, si è portata ballerini di flamenco, ha in custodia cautelare due giapponesine talentuosissime, proietta disegni dei suoi fans su un megaschermo.
Poi se per voi non va bene che si strusci l’intimo in menopausa su un palo, su questo posso darvi ragione.
A Natale c’è sempre una zia che vi fa vergognare, ma anche ridere. E se non ci fosse lei, la festa sarebbe finita.

Il Portinaio

A NATALE PUOI

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Ho passato circa 24 festività natalizie con i miei parenti.
E ogni volta c’era un motivo per litigare.
Ecco un breve elenco su cosa non dovete fare e dire il giorno della nascita di Gesù bambino.

1)
Non essere invidioso dei regali che hanno ricevuto i tuoi cugini. Se a te hanno donato il libro sulle bellezze di Mantova un motivo ci sarà.
A me è capitato. Avevo ricevuto un bellissimo volume rilegato in brossura sulle migliori auto della formula 1 degli anni 80.
Mia mamma mi aveva fatto notare che era riciclato. E io mi sono sentito un parente di serie B.

2)
Non scassate la minchia durante le tombola. Non domandate di ripetere i numeri, non urlate “E’ uscito il 43?”, non rubate i fagioli alla nonna.

3)
Fate il gesto di sparecchiare, che non si dica “Vedi quello mette sempre i piedi sotto il tavolo”

4)
Portate un panettone di pasticceria e non quelli del supermercato.

5)
Non aspettatevi 100 Euro di mancia.

6)
Non ridete quando il vostro cuginetto dislessico cadrà dalla sedie durante la poesia

7)
Non squadrate la nuova fidanzata di vostro zio. Fatela sentire a suo agio.

8)
Non parlate di politica.

9)
Alle 5 fingete un malore e correte al cinema con gli amici

10)
Giocare a Burraco e a Scala40 potrebbe essere l’inizio della fine. Piuttosto aggiornate i vostri social.

Da noi succedeva sempre così.
Appena i miei parenti iniziavano a giocare a carte succedeva la tragedia.
Mia madre e mia zia si davano della cretina a vicenda, per poi rimestare vecchi rancori sepolti da anni. Un catfight verbale.

“Potevi scartarmi il 10 di cuori”
“Ma io gioco per me”
“Non sai giocare”
“Sei brava tu!”
“E’ arrivata la croupier di Las Vegas”
“Ti ricordi quando ero piccola che mi mettevi sempre i ragni nel letto”
“E tu che non facevi mai le pulizie”

Poi si degenerava. Più o meno così:

Mia nonna quando cercava di calmare gli animi

Mia cugina quando non voleva sedersi a tavola

Appena arrivava a trovarci il marito del figlio del cugino di terzo grado di mio nonno

Mia zia lombarda commentando uno di noi a caso


Se osavi fare due cinquine di seguito

Quando il fratello di mia nonna ci parlava di Berlinguer mentre giocavamo con il Commodore 64


La parola più usata durante le nostre cene non era “Buon Natale” ma…


A Natale puoi. Fare quello che non hai fatto mai. Anche non festeggiarlo! 😛

Il Portinaio

ANCHE OGGI E’ NATALE

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Vi auguro buone feste e spero che non abbiate delle famiglie così.
Nel caso contattatemi. Io ci sguazzo in queste cose.

natale in famiglia

Quelli che non guardano mai la tv (e si vede)

 

famiglia nudista

Non avevamo i soldi per il costume (tutta una scusa)

 

famiglia a natale

I cugini di Salvini

 

cartoline di natale

I Cosplayers creativi come un criceto

 

bizzare christmas family card 3

Chiediti come mai fai il Natale da solo

 

bizzare christmas family card

Io sto infondo

 

bizzare christmas family card

I ciellini

 

bizzare christmas family card

il misogino

 

American horror story

American horror story


SOFISTICATORE POSTURALE (DMC Shop e le dannate televendite)

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Maledette televendite che ipnotizzano mia madre. Perchè quella ci crede!!

 

“Figliolo ho appena comprato delle creme abrasive fatte apposta per pulire il muretto del balcone”
“Vuoi dirmi che chimici e scienziati si sono massacrati in notti di lavoro per creare un prodotto esclusivo per i muretti dei balconi?”
“Sì”
“Dove l’hai visto?”
“In tv!”

E non è finita.

“Ho anche preso una pasta che assomiglia al dentifricio, ma serve per smacchiare patacche ostinate che manco la candeggina”
“E dove l’hai trovato questo miracolo della pulizia?”
“In tv!”

E dio fulmini mia madre e quando mai l’ho convinta a comprare il televisore a 54 pollici.
Ora riesce a distinguere da lontano i numeri sovraimpressione e anche il logo dei canali.Prima aveva la tv piccola e a malapena guardava Rai Uno, poi si addormentava alle 10 e nessuno in famiglia temeva che arrivasse qualche corriere a portarci oggetti strani.
Da anni, in garage, è parcheggiato un aggeggio per fare palestra che assomiglia più ad un’opera di arte pop. Si è arrugginito dopo dieci giorni.
Sei mesi fa è arrivata in casa una mini cyclette. Ovvero una specie di bidone della spazzatura con attacati due pedali. E’ facile da usare: tu stai seduto e fai finta di andare in bici. Poi piano piano ti accorgi che ti stai spostando e in un batter d’occhio ti ritrovi a far scintille contro il calorifero.
Ora è ferma in cantina in attesa di essere smaltita nei rifiuti ingombranti.
Tre giorni fa è apparso un altro arnese demoniaco.
Mia madre si è fatta convincere da quelle affabulatrici della DMC Shop che la fascia posturale avrebbe risolto i suoi problemi di mal di schiena e cervicale.

“Guarda che basta dimagrire e fare un po’ di nuoto”
“Screanzato”
“Iscriviti in piscina!”
“Mi manca il fiato”
“Devi ricordarti di respirare quando tiri fuori la testa dall’acqua”
“Ah! Ecco perchè…”

Il prezzo è di 49 Euro più un piccolo contributo spese per la spedizione: 12 Euro. In totale 61 Euro.

“Signorina ma se voglio restituire il prodotto poi mi ridate tutti i soldi?”
“Certo signora!”

Infingarde manipolatrici di casalinghe con problemi di portamento. Avete preso per il culo mia madre, che è già compulsiva ossessiva e disposofobica (dicesi anche accumulatrice), ora me la pagherete.
La fascia posturale viene presentata sul sito e in tv così:

fascia posturale dmc shop
Notate le cinghie sotto le ascelle, sembrano di plastica, mentre nella fascia che è stata consegnata a casa mia sono di metallo.
Se uno dovesse soffrire di allergia al nichel “schiatterebbe” di prurito in un nano secondo.
Infatti mia madre lo è.

fascia posturale DCM shop
Poi quando ha indossato sta roba sadomaso non è che improvvisamente si è raddrizzata come un’antilope quando sente una leonessa. E’ rimasta lì, delusa. Diciamolo è come avere una cintura stretta sopra una canottiera. Niente di più. Al massimo ti trattiene le scoregge.
Ovviamente dentro la scatola c’era il contratto per il reso, dove veniva sottolineato che le spese di spedizione sarebbero state sempre a carico del cliente.
Quindi mia mamma ha subito un raggiro. Le avevano promesso un risarcimento totale e invece…
Non vi dico poi per chiamare quel cazzo di loro numero verde. 35 minuti di attesa il primo giorno, 25 il secondo. Oggi sono riuscito a parlare con loro dopo un’altra abbondante mezz’ora di musichette e voci robotiche.
Non erano molto simpatiche quelle del centralino, manco mi hanno chiesto se il prodotto fosse difettato o avesse soffocato mia madre durante l’uso.
Io non sono stato di certo lì a far polemica. Ho seguito le istruzioni.

“Rimetta il capo nella scatola insieme alla fattura e alla bolla di accompagnamento, poi scriva su un foglio il numero dell’Iban e lo spedisca al nostro indirizzo. Quando riceveremo la scatola sarà risarcito dopo venti giorni dalla sua apertura”
“Ho letto che le spese di spedizione sono a carico mio”
“Certamente”
“A mia madre avete detto il contrario”
“Impossibile”
“Va bene, vi spedisco la vostra fascia per le gobbe. Grazie per la sua non gentilezza. Arrivederci”

Mi ha appeso senza dire niente.
In posta altra avventura, pare che sia impossibile mandare oggetti a San Marino. Perchè la DMC Shop ha sede lì.
L’impiegata ha chiesto a tutte le sue colleghe come fare.
Se digitava il codice postale non risultava nessuna città nella lista.

“Signora forse San Marino risulta come paese estero”
“Impossibile”
“Quindi?”
“Quindi non si può fare”

Dio non farmi diventare come un italiano medio qualsiasi che si lamenta degli uffici pubblici. Fammi mantere la calma e lo spirito elevato.
Non commentare nulla, riprenditi il tuo pacco e vattene da un corriere privato.
E poi Dio fa che alla DMC Shop arrivi un uragano in magazzino e faccia volare in aria tutti i loro prodotti senza riportare feriti e soprattutto fa che mia madre non veda in tv il pulisci orecchie automatico!

pulisci orecchie

Il Portinaio

LA CONTROVERSIA DEL VISONE

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Ogni volta che un membro della mia famiglia  di sesso femminile comprava una pelliccia succedeva un pandemonio.
Prima scattavano le telefonate per le informazioni base: prezzo, qualità del pellame, provenienza e lunghezza.
Poi il vello veniva annunciato con una conferenza stampa e un evento tipo matrimonio berbero della durata di tre giorni.
Infine mostrato come fanno i reali inglesi quando partoriscono un figlio. Il bello arrivava dopo, con il pettegolezzo.

“Sarà vero visone?”
“Ma no! Si vede che è un coniglio”
“Ha detto che era visone della mesopotamia”
“Certo…quelli si trovano nella fogna. I famosi topi muschiati”

C’era la gara fra cognate, sorelle e cugine. Ognuno aveva la sua pelliccia. Sembravano dei cloni di Raissa Gorbaciov.
Poveri animali. Già avevano subito torture, in più dovevano finire negli armadi della mia famiglia.
Poi arrivava la zia ricca che taceva tutti!

“Mio marito mi ha comparto un zibellino bianco. L’ha pagato 20 milioni”

Silenzio e invidia.

Nessuno parlava. Perchè nessuno poteva competere con il candido mustelide della zia.
A distanza di anni le pellicce sono diventate sempre di più abiti controversi. Gli animalisti cercano spesso di fare una campagna negativa contro questi capi, gli stilisti ogni tanto li rispolverano nelle loro collezioni e io? Io sono andato a raccattare il visone di mia madre chiuso per anni nell’armadio.
Non ne ha uno solo. Ma quella pelliccia è stata per lei motivo di orgoglio. Faceva la sciantosa a messa, ogni tanto l’apriva (perchè era un modello a ruota) e faceva l’imitazione del pavone. In più il sarto pellicciaio che gliel’aveva cucita ci aveva messo degli intarsi di pitone sul culo. Animali morti ovunque,  ci mancavano solo code di gamberi come occhielli e avremmo avuto un capo unico: la prima pelliccia mari e monti.
Ho convinto mia madre a venderla. Con un po’ di fatica.

“Dai mamma, proviamo su Ebay. Giuro che ti do tutti i soldi”
“No”
“Ma 200 Euro mica li trovi per strada”
“Sei pazzo? Almeno a 5000 euro!”
“Facciamo 400 e ti lavo i pavimenti e i piatti per sei mesi”
“Affare fatto!”

Mettere una pelliccia in vendita su internet è qualcosa di angosciante. Ti arrivano mail solo da russi e napoletani.
I primi ti scrivono in cirillico e i secondi tentano di fare l’affare del secolo.

“Te la compro io a 100 euro comprese le spese di spedizione”
“Affare fatto! Però ti prendi anche mia madre!”
😛

L’ultima mail che ho ricevuto è stata di una donna moldava, che non so per quale motivo si è innamorata perdutamente di questa pelliccia. Questo il nostro scambio epistolare:

Io sono una siniora Moldava di 66 ani io vorei vedere e misurare pelicia mio nomero e 347xxxxxx vuoi ciamami o dami numero vi ciamo io scuzatemi perce scrivo male

Buongiorno signora Moldava. Grazie mille per il suo messaggio. Per ora non scambio numeri di telefono. Le invio però le misure della pelliccia così può capire subito se è adatta a lei e alla sua fisicità.

io o paura che e picola buona notte

Buongiorno signora Moldava. Posso sapere il suo nome? Io mi chiamo Porti. Le ho mandato nella precedente mail le misure della pelliccia. Mi faccia sapere perchè ho altri acquirenti che attendono una mia risposta.

Dimi perfavore pelleccia veste mis48 oancg=he piu drande come se puo misorare io capisco che ai paura perche sono straniera e scrivo male ma io sono una siniora seria sono di13 ani a Cassina de pechi e lavoro da 13 ani da un ragazo dizabile

La pelliccia sarà anche una 46 (se mia madre sa che spaccio i suoi vestiti per delle 48 mi uccide).
Non ho paura di lei. Mica sono un razzista. Per chi mi ha preso? Sono contento che abbia trovato lavoro in Italia come badante, anche mio padre è disabile.
Le ho dato le misure in centimetri, intanto controlli con un cappotto che ha in casa.
Si ricordi che accetto solo pagamenti con paypal o bonifico.

Si io ce lo postapei poso pagare come lo vuole lei

No. Non ha capito accetto solo con paypal o bonifico. Ha controllato le misure?

Siniora lei ah paura di me invece io o volio misurare e sono libera solo domenica io vivo da sola in affito e sono misuratra do sola mi pare che e bona ma io o bezonio di misurare lei nu volie a revederce e mi trovero altra che nu ci la paura.

Signora Moldava, che non vuole dirmi il suo nome, intanto non sono una donna!!
Io sono il figlio della proprietaria della pelliccia. Se a questo punto ha bisogno di misurare il capo posso venirle incontro. Come facciamo? Viene lei da me? Io da lei? Ci troviamo a metà strada?

(Dio ho paura che questa si porti dietro qualche sicario russo per farmi a pezzi e sotterrarmi nei pressi di Gorgonzola)

Lei mi scrive che e a milano eio sono a cassina de pechi e ce metro io poso venire  io no poso comperare una coza che nu omisurata e no lo visto

Ma infatti. Le ho scritto che possiamo trovarci per provare il capo.

Dove?e cuoando?

Allora le sto scrivendo da giorni che voglio venirle incontro. Dove preferisce? Vengo a casa sua? Ci troviamo in un bar? Sotto il ponte della tangenziale? Nel reparto frigo dell’Esselunga?

E poi il silenzio. La signora Moldava è svanita. E mia madre ha fatto scomparire la pelliccia. Maledette!

Il Portinaio

HO GUARDATO SANREMO (con un cantante famoso)

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Diciamolo questo San Remo poteva partire con il botto morto. E invece Gabriel Garko si è salvato. Meno male.
Tutti hanno parlato dell’esplosione nella villa che lo ospitava: “Incidente per Garko, fasciato e con il collare, morta una donna sotto le macerie”.
Forse dovevano scrivere: “Morta la signora Maria Grazia Gugliermetti proprietaria di un immobile a Sanremo, ospitava giovane attore in erba”.
Mia madre lo ama, non si è persa neanche un suo telefilm su Canale 5. Io ho provato a guardarlo 5 minuti e l’ho trovato imbarazzante. Sulla testa di Garko ci sono più lame che sul Trono di spade. C’è quella che lo vuole omosessuale, l’altra pieno di botox e a mio avviso anche un piccolo spadino che lo vuole cane a recitare.
Non mi è molto simpatico, ma Carlo Conti ci ha visto lungo, quest’anno le calinghe di Voghera in età da marito sbaveranno sul teleschermo e mia madre vorrà finalmente un toy boy.
Poi scusate se Garko fosse gay sarebbe Manuela Arcuri. 😛
Ok.
Quest’anno l’ho fatta grossa.
Un mio amico, nonché webmaster del Portinaio è il vicino di casa di un cantante famoso. L’ho obbligato a organizzare una serata vip.
Ho giurato di non rivelare la sua identità. Pena l’autodistruzione di questo blog!
Subito le cose più frivole: Garko vestirà sartoria Battistoni, che non sono stilisti, ma come ha sottolinetato l’attore del peccato e la vergogna sono sarti! Sanno cucire. Speriamo lo vestano da uomo.
Conti parte subito, senza preamboli e ringraziamenti. Presenta Fragola.

Lorenzo è elegante e con il capello fonato.
Canta Infinite volte.
Giudizio della maestra: Guardi suo figlio si presenta bene, ma dovrebbe cambiare scuola, puzza con i piedi.
Voto del giurato di eccellenza nonchè cantante misterioso: E’ una canzone adatta per vincere Sanremo.

Finalmente arriva la valletta: Madalina GheneaNon so chi sia e da dove viene. Wikipedia dice che è diventata famosa con la pubblicità della compagnia mobile 3 e per essersi bombata l’attore Michael Fassbender. Come tutte le vallette dice la stessa cosa: “Sono emozionata, mi piace stare qui, sono straniera”. Manca giusto – vorrei fare l’attrice e grazie per questa opportunità – per chiudere il cerchio.
Nel frattempo Salvini twitta:

salvini twitter
Per le signore che vogliono sapere da chi fosse vestita: Alberta Ferretti nel periodo pre-mestruo.

Seconda cantante in gara: Noemi.
Non si smentisce mai con il suo rosso che oscilla fra Milva ed Emanuela Villa.
Non sarà mai un rosso Noemi.
Canzone: La borsa di una donna.
Giudizio della maestra: Sua figlia ha problemi di concentrazione. Forse sono i fumi della tinta?
Voto del giurato di eccellenza nonchè cantante misterioso: Canzone d’altri tempi. Con una storia dietro.

Lo so che volete sapere chi è il cantante che sta seduto al mio fianco. Ma ho fatto la promessa e l’ho firmata con il sangue. Potremmo giocare a Indovina Chi.
Porta gli occhiali? No!
Ha il cappello? No!
E’ un maschio? Sì!

Virginia Raffaele alza il livello del Festival, peccato che Carlo Conti come spalla sia utile come uno stercoraro in un bidet. E’ il wc che devi pulire!

I Dear Jack sono orfani del loro cantante Alessio Bernabei, hanno quindi deciso di sostituirlo con un eliminato qualsiasi di X-Factor.
Alessio Bernabei è uscito dalla porta ed è rientrato dalla finestra. Sarà presente anche lui a Sanremo. Vabbè praticamente c’è lo zampino di Gomorra. :-(
Cantano Mezzo respiro.
Giudizio della maestra: Bambini state zitti!
Voto del giurato di eccellenza nonchè cantante misterioso:
Silenzio. Che non vuol dire assenso.

L’atleta centenario Giuseppe Ottaviani arriva prima di Gabriel Garko. Mia mamma mi ha chiamato per lametarsi. “Voglio carne fresca!!!”

Eccolo arrivare Il bell’arcangelo, attore affermato delle reti mediaset, l’uomo che non deve chiedere mai l’intervento di un chirurgo estetico.
Teso come una corda di violino, racconta subito un aneddoto sul suo arrivo al Festival e del fatto che non abbia detto a nessuno che lo avrebbe presentato. Ride da solo. Gelo in platea, come quando recita.

Debora Iurato e Giovanni Caccamo.
Lei con dei capitelli disegnati sulle spalle, lui sconvolto sempre dai capitelli.

deborah iurato vestito
Cantano Via da qui.
Giudizio della maestra: Tutti e due in presidenza!
Voto del giurato di eccellenza nonchè cantante misterioso: Pensavo peggio. Comunque melassa.

Altro giro di Indovina Chi.
Ha gli occhi azzurri? Non mi ricordo 😛
Ha i capelli neri? Mi sembra. :-)
E’ alto? Sì!

Garko presenta la Pausini come spiazzante e simpatica romagnola! (la banalità degli autori)
Laura si presenta vestita da Veronica Castro (troppa la sua permanenza in Messico). Canta un medley. Sembra Medea, ma quando parla è subito Piadineria Wanda.

laura pausini festival di sanremo 2016
A me piace. Ma pare che l’ultimo disco non stia brillando in classifica. Ecco perché in questo periodo è ovunque. Ieri sono andato a buttare la spazzatura e c’era lei, al mercato idem, persino alla riunione condominiale.
Comunque le perdoniamo tutto, anche l’abito rosa antico, che pare sia stato cambiato all’ultimo minuto per colpa del FattoQuotidiano che l’aveva spoilerato su Instagram.

vestito pausini sanremo 2016commento il fatto quotidiano pausini

Gli Stadio.
Dio! Non li ho mai considerati nella mia vita.
Cantano Un giorno mi dirai.
Giudizio della maestra: Rientrate quando ve lo dico io.
Voto del giurato di eccellenza nonchè cantante misterioso: Questa canzone è stata rifiutata da Vasco Rossi perché è troppo sdolcinata.

Che figo avere un ospite importante. 😛

Arisa si presenta in pigiama. In effetti non era mai andata via da Sanremo. E’ tre anni che sta in Riviera. Dicono che gli affitti siano ottimi in bassa stagione.
E’ in gara con Guardando il cielo.
Giudizio della maestra: Hai finito di alzare la mano?
Voto del giurato di eccellenza nonchè cantante misterioso: Non male. Un po’, dico un po’, fuori dal contesto.

Adinolfi si è scagliato in questi giorni contro la Rai ed Elton John. La presenza del cantante inglese pare sia una misera propaganda della teoria gender e dell’omogenitorialità.
Ecco cosa scrive il direttore del noto giornale La Croce durante il Festival:

adinolfi facebook

Che cazzo Adinolfi!! Tutta l’Italia è davanti allo schermo per criticare abiti e canzoni e tu pensi sempre allo sperma e alle tube di falloppio. E datti pace, che se passa la legge Cirinnà l’Esselunga non mette i punti Fidaty sugli uteri in affitto. Non è che tutti i gay vogliono riprodursi e prendere a nolo vagine.

Ruggeri si presenta con la fascia arcobaleno, così come ha fatto Noemi e Arisa.
Canta il primo amore non si scorda mai, titolo un po’ arcaico, con citazioni melodiche da film horror di Dario Argento.
Giudizio della maestra: Alla fine dell’ora fermati un attimo in classe che ti devo parlare.
Voto del giurato di eccellenza nonchè cantante misterioso: Un cenno di sorriso.

I Bluvertigo sono attesi al festival come il nuovo catalogo dell’Ikea. Peccato che Morgan sia completamente afono.
Cantano Semplicemente (titolo rubato da una canzone degli Zero Assoluto).
Giudizio della maestra:
Lasciate stare la polvere del gesso.
Voto del giurato di eccellenza nonchè cantante misterioso: Testo interessante. Hanno fatto di meglio.

Bisogna togliere i sacchettini di canfora dalla giacca di Gabriel Garko. Il ragazzo è teso e dice sciocchezze senza senso.
Porello, ricordiamoci che stava per morire. Meno male che è ignifugo, un po’ troppo.
Ridatemi Arisa presentatrice!

Elton John non ha fatto nessuno dichiarazione scandalosa, nemmeno un peto con la ascelle. Noioso e con il parrucchino di Mengacci.
La presenza della Parietti in platea mi ha dato più brividi, se non ci fosse lei, Sanremo sarebbe Bordighera.

Penultimo è Rocco Hunt.
Canta Wake up.
Giudizio della maestra: Si tranquillo puoi andare in bagno, ma poi fammi il favore di non tornare.
Voto del giurato di eccellenza nonchè cantante misterioso: Mi dispiace devo andare a casa. E’ stato molto piacevole conoscerti.

Ma come?? Mi abbandoni così??? Adesso che volevo chiederti l’autografo!
Maledetto! Adesso vado a masterizzare i tuoi cd e li vendo sotto banco al mercato.

Chiude sto pippone di Festival Irene Fornaciari, che non si rassegna a inseguire il successo.
Non ce la fa. Anche Wikipedia non è clemente con lei. Andatevi a leggere la biografia della sua carriera QUI.
La sua canzone ha però un tema sociale. Ma questo non la salva. Siamo mica alla Caritas!

Questa prima serata verrà ricordata soprattutto per la pubblicità di San Valentino della Durex.
Il 14 febbraio rompi gli schemi!

Se non è propaganda gender questa. 😛
Con il placet di Adinolfi

mario adinolfi twitterIl Portinaio

orietta berti hard

HO GUARDATO SANREMO (con due cani)

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Questa sera sono stato abbandonato da tutti.
Nessuno vuole vedere Sanremo con me, perché è troppo nazionalpopolare e da vecchi.
Il sogno di mia madre è andare all’Ariston con la sua pelliccia rimessa a nuovo e l’abito blu. Non teme neanche i tacchi, dice che poi se li toglie sotto la poltrona.
Già me la vedo, di fianco alla Parietti, mentre si gratta i talloni secchi e viene allontanata dalla sicurezza per disturbo alla quiete vip.
Comunque non temete, a farmi compagnia questa sera ci sono Bandito e Petunia. I carlini. A loro piace la musica. Guardate:

carlino pipì

Chiara dello Iacovo apre la serata. Finalmente alle nuove proposte viene dato il giusto spazio e non sono relegate a fine programma.
Chiara è molto carina. Originali le sue braccia avvolte nel cellophane. Le mutande erano di carta forno e il reggiseno in domopak.

chiara dello iacovo cellophane
Il titolo della sua canzone è Introverso.

Giudizio della maestra: Basta giocare con il cibo!
Voto dei cani:

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La seconda nuova proposta è Cecile, donna di colore…canta N.E.G.R.A.
I leghisti appoggiano. Visto che per loro esiste solo quella parola.

Giudizio della maestra: Chiudi la porta quando entri in classe, non siamo mica nella Savana!
Voto dei cani:

carlino nero

Irama è il terzo giovane in concorso. Il suo nome significa ritmo in malese. Lui in verità si chiama Filippo Maria, ha due piccioni come orecchini. Porta al Festival Cosa resterà. Dopo la perfomance subito la risposta: Niente!

irama orecchini

Giudizio della maestra: I canarini ti hanno cagato sulle spalle. Vai in bagno a pulirti.
Voto dei cani:

carlino

A chiudere il quartetto delle nuove proposte Ermal Meta, albanese. Il suo pezzo s’intitola Odio le favole.
Salvini non si è ancora espresso sul meltin’pot razziale. Ma in effetti lui non guarda Sanremo. Ieri sera era a fare un comizio a Novara. Tutto contento ha twittato che c’era un sacco di gente.
Saranno stati neanche in 300, ma per lui era come se avesse espugnato Shangai.
Ermal Meta non è nuovo a Sanremo, era già venuto nel 2010 con il gruppo la fame di Camilla. Poi hanno fatto veramente la fame e si sono sciolti. Ermal ha scritto per Emma, Mengoni, Patty Pravo, Lorenzo Fragola, Giusy Ferreri e la lista potrebbe proseguire…anche qui c’è lo zampino di Gomorra.

Giudizio della maestra: Cosa hai detto? Che non hai fatto i compiti perché il nonno è morto? Mi dispiace. 4 e vai a posto!
Voto dei cani:

coda carlino

Dolcenera è la prima fra i campioni. Che poi dovrebbero toglierla questa categoria. Io metterei reietti o ci mandano le case discografiche perché non vendiamo più.
In look optical ci delizia con Ora o mai più.

Giudizio della maestra: Mi spiace che ti abbiano rubato la merenda. La prossima volta stai più attenta.
Voto dei cani:

e i marò?

Clementino è l’idea che gli Snorky hanno di Eminem.
Canta Quando sono lontano. Beh rimanici!

Giudizio della maestra: Signora Bidella quando vede Clementino non lo faccia entrare in classe.
Voto dei cani:

carlino disastro

Garko presenta Patty Pravo. O è Patty Pravo che presenta se stessa?
Dai non facciamo facili battute. Gabriel ha dichiarato di avere una malattia invalidante che lo fa gonfiare e lo rende più giovane. Ne soffrono anche Carla Bruni, Melanie Griffith e Donatella Versace.
Patty Pravo ormai sembra una sfinge, non ha più il profilo del naso. Pare sia stata chiamata per fare il remake di Harry Potter nella parte di Vodelmort.
I suoi cieli immensi ammaliano il pubblico pagante. Lei barcolla, ma non molla.

Giudizio della maestra: Togliti quella maschera e vieni alla lavagna!
Voto dei cani:

patty pravo sanremo 2016

Per elettrizzare il pubblico a casa Carlo Conti ha invitato una maestra e due bambini. Sono “la scuola più piccola del mondo”.
Domani ci sarà l’uomo con il pisello più piccolo della Liguria e la donna più bassa di Alassio.

Eros Ramazzotti è il super ospite.
Ma si sa i cani hanno bisogno di essere portati a passeggio ogni tanto. Quindi mentre lui canta noi…

petunia caga

Bidet fatto! Torniamo al festival.
C’è Valerio Scanu. Ho capito bene? Valerio Scanu?

petuniapetunia scanu

Giudizio della maestra: Basta piangere, non fare la femminuccia!
Voto dei cani: Non pervenuto.

La corista di Fedez Francesca Michielin ci rallegra con il suo completo chic tirolese.
I cani ormai hanno la concentrazione di un cincillà. Io di una drosofila.
Facciamo in fretta sennò rischiamo il sonno eterno.

Giudizio della maestra: Sua figlia è molto educata in classe, talmente educata che è come se non esistesse.
Voto dei cani:

valerio scanu sanremo

Alessio Bernabei canta la nuova sigla della Vodafone.
Chi gliel’ha detto di mollare i Dear Jack? Gli hanno promesso fama e gloria?

Giudizio della maestra: Scusi ma suo figlio è dislessico?
Voto dei cani:

alessio bernabei sanremo

Il compositore Ezio Bosso ha dato una lezione di vita a tutti. Persino Petunia si è commossa e ha deciso di intraprendere la carriera di cantante, con lo pseudonimo di Jem & le carline sovrappeso.

jem & the hologram

Elio e le storie tese dovrebbero essere sempre in gara al Festival.
Standing ovation per loro.

Giudizio della maestra: Bravi. Quest’anno vi faccio fare gli angeli alla recita di Natale
Voto dei cani:

elio e le storie tese sanremo

I comici sposini che cercano di divertire con le loro battute sono peggio di quelli di Colorado.
Fa più ridere Garko quando imita Mastelloni.

garkomastelloni
Neffa. Già Neffa.
Cosa dire?

Giudizio della maestra: Ma non eri il bidello?
Voto dei cani:

carlini travestiti

L’intervista a Nicole Kidman è spassosa come l’editoriale di Famiglia Cristiana. Gabriel Garko le ha portato dei fiori e ha paragonato l’emozione d’incontrarla alla scala di Sanremo.
Nicole è ripartita subito, dopo aver cagato davanti al camerino di Garko.
Carlo Conti non si emoziona mai. Potrebbe anche arrivare Ghandi, che lui lo tratterebbe come Gabriele Cirilli di Tale e Quale Show.

Annalisa è una delle cantanti preferite di mia madre.
Sentiamo la sua opinione.

“Elisa è la mia preferita”
“Ma non canta a Sanremo”
“Certo! Lo sta facendo ora”
“Ma non si chiama così”
“Annarosa”
“No…”
“Annarita”
“Fuochino”
“Annamo ar bar”

Giudizio della maestra: Guarda che non sei la principessa della classe. Ora mani sul banco e taci!
Voto dei cani:

carlo conti sanremo 2016

Gli Zero Assoluto. Non potevano scegliere nome più azzeccato.

Giudizio della maestra: Voi due avete finito di mostrare il pisellino alle vostre compagne?
Voto dei cani:

rita dalla chiesa sindaco di roma
Bene. E anche questa serata è finita. I cani non sono stati maltrattati (solo un po’). Domani giuro che esco.
Almeno per fare la pipì! 😛

Il Portinaio

“La musica è trascendente, costringe a uscire dal sé, ad andare oltre. È terapeutica, e nessuno lo sa meglio di me».
(Ezio Bosso)

carlino nero

HO GUARDATO SANREMO (con i cartoni animati)

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Mia mamma ha dato l’annuncio, come l’oracolo delle casalinghe. Per lei saranno gli Stadio a vincere Sanremo.
Dice: “melodia bellissima, belle parole”. Infatti da giovane limonava con Mogol mentre Battisti guardava.
La finale del Festival è aperta dal vincitore delle nuove proposte, che manco ricordo come si chiama.
Però ammetto che la canzone è originale rispetto a quelle diabetiche che di solito si sentono.
I 3 ragazzini del Volo sono ospiti via satellite da New York.
E visto che fanno gli spocchiosi e gli internazionali ecco un commento per loro:

Eliminati gli Zero Assoluto, Bluvertigo, Neffa e i Dear Jack.
Irene Fornaciari viene riammessa alla gara con il televoto. C’è solo un motivo. Tutti gli altri sono stati abbattuti. Ecco una prova di Morgan che cerca di avvertire la polizia.


Bolle ballerino mezzo nudo con i capelli alla Big Jim mostra il pacco alle donne in prima fila.
Quando non sanno chi invitare alle manifestazioni chiamano lui. Perchè è un’eccellenza italiana, ma anche l’olio di oliva lo è. Quindi il prossimo anno piuttosto lanciate bottiglie Bertolli sulla platea.

Francesca Michielin.
Non si può dire nulla a questa dolce ragazza. Di bianco vestita intona l’amore, il miele, lo zucchero, il dietor, la vaniglia e la Nutella. Tenera e innocente come una contadinella che va a lavare i panni da sola per i suoi sette fratelli orfani e poi…

Alessio Bernabei. Emozionante come quando ci sono in offerta i topinambur all’Esselunga.

Presto arriva Clementino! Fermatelo!

Garko finalmente si è pettinato. E’ sempre più ganassone. Ride senza ridere, apre la bocca, arriccia la lingua. Qualcuno gli ricordi che non è una coniglietta di Playboy.

Patty Pravo ormai ha gli occhi dietro le orecchie. E’ l’unica donna che riesce a scoppiarsi i punti neri sulla schiena senza farsi aiutare. E’ ottima anche come specchietto retrovisore e sensore del parcheggio.
Tra due anni sarà così:

Conti fa rientrare Bolle. Lo intervista. Lui dichiara: “Non fumo, non bevo”. Dice che si sbatte, che fa un sacco di allenamenti.

Lorenzo Fragola ha uno zoccolo duro di fans. Anche lui è tanto tenero, dolce. E’ proprio il ragazzo della porta accanto.
Ma avrà un difetto? Forse gli puzza l’alito.

Noemi. Speriamo che vinca. Così almeno con i guadagni può rifarsi il guardaroba. Visto che oggi a Milano è Carnevale poteva vestirsi così:

La stavamo aspettando da anni. Era ora! Cristina D’Avena super ospite.
Ma mai una volta che abbia partecipato come cantante “normale“. Ormai ha marchiato sulla coscia, come i prosciutti Granbiscotto, “Regina delle sigle”.
Chissà se questo passaggio la poterà altrove. Lo dico per lei. Perchè sennò diventa come Maria Giovanna Elmi.
Il suo abito è largo 4.438 km². E’ praticamente un omaggio al Molise.
Come avevo previsto QUI (visto che ho anche io doti di oracolo) ha cantato il Walzer del moscerino e i Puffi.
Poi è sparita. Come la sirenetta in fondo al mar.
Mi rimarrà il ricordo della sua vocina e la faccia imbarazzata di Giorgio Gori, mentre sua moglie cantava Kiss me Licia.
Ciao Cristì. Se ripeti ancora che bisogna guardare il mondo con gli occhi di bambino, vengo a casa tua a farmi cambiare il pannolone. 😛


Elio è tanta roba. Non si discute, come il tiramisù. :-)
Vi ricordo che gli Zero Assoluto sono stati eliminati.

Arisa canta dopo il siparietto “comico toscano” PanarielloContiPieraccioni. Mi prendo dei funghi allucinogeni, giusto per resistere fino alla fine.

acido

Se vincono gli Stadio, porto mia mamma dall’esorcista. Quella ci azzecca sempre. Sa che uso il suo profumo da 5000 Euro per coprire i cattivi odori in bagno e quando bevo a canna di nascosto. E’ una strega megera e gli Stadio i suoi adepti.

Annalisa è una delle poche che si è sganciata da Maria De Filippi, però adesso si è appiccicata un po’ troppo al Festival. Bisogna vivere anche fuori dalla tv.
Speriamo vinca anche lei, così può permettersi dei concerti in qualche bar.

Renato Zero è il terzo super ospite. i suoi monologhi non sense con parole buttate a cazzo sono sempre uno spasso.

Arriva Rocco Hunt. Presto ragazze…


Dolcenera sarà giudice del prossimo the Voice of Italy. Mi consola il fatto che abbia preso il posto di JAx.

Enrico Ruggeri. Pensaci tu Sailor Moon!

Giovanni Caccamo e Deborah Iurato.
La povera Deborah ha dovuto restituire gli abiti a Francesco Paolo Salerno, dopo la polemica sull’outfit della prima serata. Lo stilista foggiano ha mandato direttamente un suo collaboratore in riviera per ritirarli.

Ne mancano ancora due.
Valerio Scanu ha svaligiato il reparto “giacche e pantaloni” dell’Oviesse. Manco un fiocchetto, un capello sbarazzino. Le pompe funebri.
Pare volesse presentarsi così:

Irene Fornaciari. Ecco la sua vera identità:

E’ l’una e 25. Vincono gli Stadio. Mia madre domani mi chiamerà urlandomi il solito “Te l’avevo detto!”
Vi ringrazio per avermi seguito. Dalla stazione di Bordighera un arrivederci al prossimo anno.

Il Portinaio

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